Sei una donna ed accumuli costantemente grasso su cosce, fianchi e gambe?
Fai un'intensa attività fisica ed una dieta regolata ma non riesci a 'buttare giù' l'eccesso lipidico sui glutei?
Molto probabilmente
la causa non è del tutto imputabile ai tuoi sforzi od al tuo stile di vita, ma è scritta nel tuo DNA.
Se vuoi saperne di più sul lipedema, ossia l'eccessivo accumulo di grassi sul tuo corpo, e vuoi scoprire anche come trattarlo, continua a leggere quest'articolo d'approfondimento.
Il lipedema (dal greco antico λίπος, lipos 'grasso', e οἴδημα, oídēma 'gonfiore') è un anomala distribuzione di tessuto adiposo su base genetica che può interessare tutto il corpo, ma più frequentemente gli arti inferiori.
Un tempo poco conosciuto e molto spesso sotto diagnosticato, il lipedema è recentemente considerato una vera e propria patologia, capace di condizionare fortemente la qualità di vita dei pazienti.
Benché l'anomalia dell'accumulo di grasso possa colpire entrambi i sessi, statisticamente è un problema che affligge quasi esclusivamente il genere femminile.
Gli inizi di lipedema compaiono generalmente dopo la pubertà, inizialmente con accumulo di grasso sulle cosce e sui glutei per poi estendersi al ginocchio e ai polpacci.
Ogni donna eredita geneticamente una determinata forma di gamba da cui non può sfuggire.
Le donne mediterranee generalmente hanno gambe ben tornite con tendenza ad accumulare grasso sulle cosce e sui glutei, mentre le donne nordiche hanno gambe snelle e accumulano grasso a livello addominale.
Questa tendenza è determinata dal patrimonio genetico, e infatti molto spesso si può facilmente risalire in famiglia a chi si assomiglia poiché, come ogni fattore ereditario, anche la forma delle gambe e dei fianchi è controllata dai geni del DNA, con caratteri che si ripresentano nel tempo e nelle generazioni.
Datosi che la forma anatomica del corpo umano non è data solo dallo scheletro e dai muscoli ma anche (ed a volte, soprattutto) dalle zone d'accumulo di grassi, laddove quest'accumulo sia preponderante si avrà contestualmente una linea estetica caratteristica.
Sebbene il corpo umano cerchi di base d'accumulare il grasso di riserva in maniera quanto più possibile armonica, vi sono zone dove la concentrazione di lipidi è maggiore che in altre.
Posizione e numero di queste zone cambiano a seconda del sesso e, come detto in precedenza, a seconda dei fattori genetici di eredità.
Quando questi accumuli di grasso diventano eccessivi si parla dunque di lipedema.
Il lipedema, ossia l'accumulo eccessivo di grasso nel corpo, cambia la forma della parte anatomica interessata per via della presenza sproporzionata dell'adipe.
Accompagnati alla massa grassa, possono comparire ematomi spontanei, piccoli traumatismi e teleangetasie diffuse.
La paziente avverte una sensazione di pesantezza delle gambe che peggiora durante la giornata sino a diventare importante alla sera.
Può essere presente dolore soprattutto quando si sta in piedi, un sintomo del tutto assente nel linfedema.
La caratteristica del lipedema è che non interessa mai il piede o la mano, ma si concentra principalmente su cosce, gambe, fianchi, addome e a volte braccia.
Esteticamente, le caratteristiche peculiari del lipedema sono:
Risulta importante sottolineare che il lipedema è slegato al concetto di 'obesità': sebbene le due condizioni patologiche possano sovente coesistere, il lipedema è un accumulo patologico di grasso non armonico e controllato geneticamente.
Essendo una caratteristica genetica, il lipedema è una patologia cronica ed irreversibile.
La sua caratteristica è quella di espandersi per stadi intermedi, di gravità progressiva.
Tali stadi sono:
La velocità con la quale questi stadi si manifestano ed il numero effettivo di essi che si apprezzano in ogni paziente sono controllati geneticamente e solo in piccola parte dallo stile di vita (che, comunque, rimane importante).
Il lipedema, specie se di grado avanzato, causa un deciso abbassamento della qualità della vita della paziente.
Ai disagi motori, al senso di pesantezza e stanchezza delle gambe, si associa sovente anche il disagio psicologico nel dover accettare una parte del proprio corpo percepita come sproporzionata rispetto al resto.
Secondo i più accreditati sospetti medici - attualmente in discussione - la patologia è dettata quasi esclusivamente dall'eredità genetica, con un presunto coinvolgimento ormonale.
Alcune etnie, come ad esempio quelle asiatiche, dimostrano una popolazione femminile quasi del tutto refrattaria alla manifestazione della patologia, mentre al contempo, nel mondo in generale, il lipedema parrebbe essere abbastanza diffuso, con una percentuale di circa l'11% concentrata quasi esclusivamente nel sesso femminile.
La diagnosi del lipedema non è agevole, poiché la patologia può essere confusa con altre malattie come il linfedema oppure lo stato di obesità.
Con l'eccezione di pochi paesi, non è stato ancora definito un protocollo standard per la definizione della patologia, e la diagnosi è quindi affidata all'anamnesi e alla competenza ed esperienza del medico.
La diagnosi è quindi di tipo clinico, e al momento non sono utili ulteriori esami d'approfondimento.
Al momento non esiste cura per debellare la patologia.
Il lipedema non risponde alla dieta, è quindi inutile accanirsi con regimi dietetici punitivi che determinano un dimagrimento solo della parte superiore del corpo, non andando a risolvere il problema dell'accumulo anomalo del grasso nella parte inferiore.
L’attività fisica serve in maniera limitata, anche perché - negli stadi avanzti del lipedema - le pazienti faticano a muovere le gambe.
L’unica attività fisica consigliata è la ginnastica in acqua, quindi in assenza di carico sulle articolazioni: l’acqua sostiene il peso corporeo ed effettua un massaggio durante il movimento, che è l'unica azione meccanica veramente utile per contrastare - almeno parzialmente - l'accumulo anomalo del grasso.
Allo stato attuale delle cose, l'unica terapia di tipo non chirurgico indicata è quella decongestiva e l’uso di tutori elastici di classe elevata e collant compressivi per gli arti inferiori.
Per il trattamento chirurgico del lipedema, è disponibile la tecnica della liposuzione, ossia dell'aspirazione meccanica del grasso (lipidi) tramite una cannula.
È un trattamento chirurgico molto invasivo inventato in Italia negli anni '70 del 1900, poi migliorato e perfezionato nel corso del tempo.
In un singolo intervento, eseguito in sedazione oppure in anestesia locale, vengono aspirati da poche decine di ml ad oltre 10 litri di grasso topico, che il chirurgo può andare a selezionare in zone anche non attigue.
La liposuzione è l'unica terapia chirurgica
che va ad eliminare l'eccesso di grasso del lipedema con risultati apprezzabili, ma ha delle controindicazioni e dei rischi intrinseci, che a volte possono risultare elevati.
Tra i rischi e gli effetti indesiderati della tecnica, si possono citare:
Se eseguita da esperti medici chirurghi in strutture specializzate ed in regola con tutti gli obblighi sanitari, oggigiorno la liposuzione presenta un rischio di morte o di complicanze gravi molto ridotto.
Tuttavia, è considerato uno degli interventi estetici maggiormente invasivi, ed il suo utilizzo deve essere sempre ben ponderato dalla paziente, che deve anche accettarne i rischi in relazione ai benefici.
La dieta chetogenica (chiamata anche comunemente 'cheto') è un regime alimentare che ha come base la riduzione considerevole dei carboidrati, allo scopo di ottenere una produzione di corpi chetonici.
In pratica, si obbliga l'organismo a sintetizzare autonomamente il glucosio, trasformandolo partendo dai grassi del tessuto adiposo, in un processo chiamato chetosi.
Questo particolare tipo di dieta è di per sé innaturale, in quanto un organismo umano in buona salute ha bisogno di un regime alimentare vario ed equilibrato, ma è a volte usato, rigorosamente sotto stretto controllo medico, in certi protocolli di dimagrimento, specie in pazienti con grave obesità o affetti da patologie metaboliche.
Recentemente, è stata posta all'attenzione della comunità scientifica l'ipotesi di utilizzare la chetosi per andare ad intaccare le macro-molecole di grasso presenti nel tessuto del lipedema, solitamente insensibili a qualsiasi tipo di dieta o attività fisica.
La ricerca e l'applicazione della dieta chetogenica per contrastare il lipedema è ancora nelle fasi iniziali e, seppur promettente, la sperimentazione deve essere confutata da dati certi e reali.
Al momento, quindi, una terapia per il lipedema a base di dieta chetogenica è da considerarsi pienamente sperimentale, e andrebbe provata e testata sempre sotto controllo medico.
Va da sé che vanno assolutamente evitate diete chetogeniche 'fai da te' che, oltre a poter non dare i risultati sperati, potrebbero bensì mettere in pericolo la salute della paziente.
Solo in parte.
Sebbene uno stile di vita che includa regolare attività fisica ed una dieta varia e equilibrata siano sempre consigliati in un soggetto non patologico, il lipedema è una malattia che è principalmente regolata su base genetica, e pertanto è ben poco prevenibile.
Le zone d'accumulo del grasso che modellano la forma corporea sono decise geneticamente e presentano caratteri ereditari ben visibili, al momento impossibili da modificare.
Quello che invece si può modificare è uno stile di vita di base errato, come:
Tali comportamenti peggiorano l'accumulo eccessivo del grasso, favorendo ulteriormente l'inizio del lipedema.
Soprattuto nelle giovani donne adolescenti, l'educazione alimentare e una corretta informazione medica sulla nutrizione e sull'importanza di non eccedere col consumo di alcool possono prevenire comportamenti sbagliati che possono degenerare in un lipedema.
Molte pazienti, soprattutto se molto giovani, non accettano psicologicamente la condizione genetica a loro assegnata che regola l'accumulo di grasso su fianchi, glutei, cosce, caviglie e braccia.
Anche per via di modelli educativi e consumistici a volte eccessivi, malamente standardizzati su canoni ben poco salutari e reali, spesso è difficile convivere con delle forme che, seppur non patologiche, sono considerate non ideali da moda e società.
Tutto ciò è per lo meno discutibile, quando non profondamente insulso dal punto di vista scientifico, ed è un condizionamento che può presentare problemi: il lipedema è una patologia, ma la sua linea di confine con un normale e fisiologico stato di accumulo di grasso è spesso mal diagnosticata.
Per rientrare in forme che geneticamente non sono state per lei progettate, spesso la paziente si auto-punisce con comportamenti sbagliati che, oltre a non risolvere la problematica - ove eventualmente presente - al contrario peggiorano il suo stato di salute generale.
In caso di lipedema o sospetto lipedema, ecco quello che non si dovrebbe fare:
Se la paziente sospetta un lipedema, è innanzitutto opportuno che non cominci diete alimentari drastiche e auto-gestite: l'accumulo genetico di grasso non risente delle diete, oltretutto sbilanciate e pericolose per la salute generale del soggetto.
Premesso ciò, è opportuno che la paziente esegua quanto prima una visita medica specialistica per confutare o meno
la presenza della patologia: i medici specializzati nella diagnosi del lipedema sono i chirurghi vascolari, i chirurghi estetici, gli angiologi oppure anche i dietologi.
È assolutamente essenziale che la paziente non si faccia condizionare da informazioni recepite in canali non specialistici e che nulla hanno a che vedere con la medicina - compresi i centri estetici - ma che esegua quanto prima una visita di controllo medica.
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