Soffri di linfedema primario o secondario?
L'accumulo linfatico ti causa problemi ambulatori, continue infezioni alle parti colpite dalla patologia, pregiudicando notevolmente la qualità della tua vita?
La Terapia Complessa Decongestiva può aiutarti
nel trattamento del tuo problema, offrendoti la possibilità di drenare l'accumulo abnorme di linfa e farlo tornare ad una condizione accettabile.
Se sei affetto da linfedema e vuoi scoprire i vantaggi ed i benefici della Terapia Complessa Decongestiva, continua pure a leggere questa pagina.
La Terapia Complessa Decongestiva (o Decongestionante) è una terapia composta da una serie di trattamenti specifici per drenare quanto più possibile l'accumulo linfatico nei pazienti che presentano un linfedema primario o secondario.
Lo scopo della Terapia Complessa Decongestiva non è quello di eliminare la patologia (cosa che, al momento, è impossibile), bensì quello di alleviare i sintomi della stessa, riportando il paziente ad una buona qualità della vita e all'autosufficienza motoria ed ambulatoria.
La Terapia Complessa Decongestiva non è quindi una cura, ma un trattamento: non risolve le cause della patologia (ossia, un danneggiamento al sistema linfatico), ma agisce sul sintomo principale, ossia l'accumulo abnorme di linfa in un dato punto del corpo.
L’Organizzazzione Mondiale della Sanità nel 1996 ha riconosciuto la Terapia Complessa Decongestiva il gold standard per la terapia dei flebo, lipo e linfo-edemi.
Il linfedema è una patologia del sistema linfatico umano, causata da un danneggiamento dello stesso che comporta un accumulo straordinario di linfa in una specifica parte del corpo.
Il danneggiamento del sistema linfatico può essere genetico (linfedema primario) oppure acquisito dopo traumi, interventi oncologici
o radioterapia (linfedema secondario): in ogni caso, un blocco linfatico impedisce alla linfa di essere opportunamente drenata dai tessuti connettivi sino alla normale circolazione sanguigna, causando quindi un'ostruzione e un relativo accumulo anomalo della stessa.
Ci può essere un danneggiamento sia nei vasi linfatici e sia nei linfonodi, ossia gli organi periferici con svariati compiti essenziali, tra cui il drenaggio della linfa e lo sviluppo della risposta immunitaria del corpo; ogni danno al sistema linfatico può causare la formazione di un linfedema, con conseguente accumulo di linfa.
Oltre alle già citate malformazioni genetiche caratteristiche del linfedema primario, particolare importanza (e rilevanza statistica) hanno le terapie chiurgiche e radioterapiche per l'eliminazione delle neoplasie, che sempre comportano un inevitabile danneggiamento del sistema linfatico, con l'asportazione totale dei linfonodi vicini alla formazione tumorale.
La stasi linfatica si può presentare in ogni parte del corpo, ma solitamente si manifesta negli arti, sia inferiori che superiori: braccia e gambe si gonfiano per via dell'eccesso di linfa, perdendo la loro forma originaria e deformandosi, nei casi più gravi a livelli abnormi.
Ciò rende il paziente colpito da linfedema sempre meno autosufficiente nei movimenti e nelle quotidiane azioni di detersione, vestizione e deambulazione, sino (nei casi più difficili) all'immobilità totale.
Allo stato attuale della tecnologia chirurgica e della medicina, non è possibile ricostruire efficacemente una parte danneggiata del sistema linfatico: questo è un grande ostacolo per debellare totalmente la patologia, di cui infatti è al momento impossibile la cura definitiva.
La Terapia Complessa Decongestiva è stata quindi pensata per trattare i pazienti affetti da linfedema, agendo sul sintomo principale dello stesso: l'enorme accumulo di linfa, stagnante nei tessuti sotto la pelle.
Attualmente, la Terapia Complessa Decongestiva è l'unico trattamento efficace per permettere ai pazienti con linfedema di ritornare ad una vita normale, ed il suo utilizzo continuo e regolare nel corso del tempo permette una buona convivenza con la patologia.
La Terapia Complessa Decongestiva è rivolta a tutti i pazienti che presentano un linfedema, sia primario che secondario.
È altresì indicata a chi soffre di patologie miste (cioè stasi linfatica e stasi venosa), flebolinfedemi, lipedemi
e ad edemi post chiurgia ortopedica (protesi di anca e protesi di ginocchio).
Anche i pazienti affetti da ulcere venose ed ematomi da traumi muscolo-scheletrici possono trovare giovamento dall'applicazione della Terapia Complessa Decongestiva.
La Terapia Complessa Decongestiva è stata inizialmente ideata dal medico tedesco Michael Földi attorno agli anni '70 del 1900.
Földi studiò in maniera scientifica la tecnica di Vodder-Asdonk, chiarendo il ruolo delle manualità ma soprattutto sviluppò un metodo di trattamento che si basava sull’integrazione del linfodrenaggio manuale con altre tecniche terapeutiche fisiche, fissando i criteri di base del cosidetto “Tempio della
Fisioterapia Complessa Decongestionante".
Nel corso degli anni sono state sviluppate differenti scuole metodologiche, quali (a titolo esemplificativo): la scuola del citato Földi, la scuola di Vodder, la scuola di Leduc e la scuola di Bouchet.
È importante sottolineare che, a livello medico sperimentale, ogni scuola è egualmente valida, e che i risultati ottenuti da ciascuna possono essere sovrapponibili.
Non esiste quindi una scuola privilegiata per il trattamento linfodrenante, ma la scelta dell'una o dell'altra è a discrezione del medico e del fisioterapista.
La Terapia Complessa Decongestiva si basa su quattro pilastri fondamentali:
Se viene meno uno di questi quattro pilastri il 'tempio della terapia' crolla, e cioè la terapia risulta inefficace.
Quindi, l’applicazione di solo uno di questi elementi non è sufficiente, e tutti e quattro devono essere impiegati in sinergia e sincronizzazione per ottenere i benefici prefissati per il paziente.
La Terapia Complessa Decongestiva moderna associa svariate terapie ai principi di base identificati da Michael Földi: cura e igiene della cute, linfodrenaggio manuale, bendaggio a corta estensibilità, ginnastica isotonica ad arto bendato, pressoterapia, U.S. terapia, onde d’urto, laser, tecarterapia, linfotaping e naturalmente elastocompressione per il mantenimento dei risultati ottenuti.
In aggiunta, tutto ciò che in associazione a quattro pilastri dà risultati è sicuramente da tenere in considerazione e si può provare sui nostri pazienti dopo averli accuratamente informati.
La cura e l’igiene della cute sono fondamentali poiché la pelle dei pazienti affetti da linfedema è spesso patologica, e se non curata non potrebbe tollerare i trattamenti.
L'obiettivo è quello di prevenire infezioni batteriche e micotiche, mantendendo il tessuto epiteliale ben elastico, pulito e senza infiammazioni o arrossamenti.
La seconda fase è costituta dal linfodrenaggio manuale, cioè dalla stimolazione delle stazioni linfonodali sane di tutto il corpo, fino al trattamento dell’arto o della zona edematosa con manovre manuali, che servono sia a drenare il liquido in eccesso che le proteine accumulate al di fuori dei capillari arteriosi, venosi e linfatici.
Questa fase è quella che, materialmente, drena il liquido linfatico in eccesso e letteralmente 'sgonfia' il linfedema, bypassando i vasi o i linfonodi danneggiati od assenti del sistema linfatico: la sua corretta applicazione, eseguita da personale con grande esperienza, è pertanto di cruciale importanza per tutta la Terpia Complessa Decongestiva.
La terza fase della Terapia Complessa Decongestiva consiste nell’eseguire il cosidetto bendaggio linfologico: questa tipologia di bendaggio ha la caratteristica di spremere in profondità i tessuti appena trattati, e consiste nella sovrapposizione in genere di cinque strati di materiale.
Ogni strato ha una funzione precisa e specifica, al fine di rendere tollerabile il bendaggio da parte del paziente e soprattutto a non limitare l’articolarità dell’arto bendato (ad esempio la mano e le dita).
La quarta fase, ossia la ginnastica decongestiva ad arto bendato, è importante per sfruttare le caratteristiche del bendaggio appena confezionato, proprio quando ha la massima capacità di ridurre l’edema.
La Terapia Complessa Decongestiva deve sempre essere prescritta dallo specialista medico perché presenta delle controindicazioni importanti, ma soprattutto deve obbligatoriamente essere eseguita da un fisioterapista esperto, con particolare riguardo per la parte più tecnica del bendaggio.
Con le attuali conoscenze mediche e chiurgiche non è al momento possibile ricostruire con efficacia parti del sistema linfatico asportate o danneggiate.
Ne consegue quindi che il paziente affetto da linfedema o comunque una patologia legata al malfunzionamento del sistema drenante linfatico, è obbligato a seguire periodicamente e ad intervalli decisi dal medico specialista la Terapia Complessa Decongestiva.
Tale condizione patologica impone pertanto la prosecuzione della Terapia Complessa Decongestiva per tutta la durata della vita del paziente affetto da linfedema o da un qualsiasi altro danneggiamento del sistema linfatico.
È compito del medico specialista
indicare un piano di trattamento terapeutico personalizzato sul paziente, a seconda della gravità della malattia e della stabilità della condizione clinica generale.
Il paziente deve essere opportunamente informato ed istruito sulla sua condizione, accettando il fatto che la Terapia Complessa Decongestiva dovrà essere eseguita con diligenza, costanza e collaborazione, al fine di ottenere i migliori risultati possibili, e garantire una buona qualità della vita.
Generalmente, la frequenza
terapeutica con la Terapia Complessa Decongestiva per i casi più gravi di linfedema impone cicli intensivi da dieci sedute cadauno, ripetuti due o tre volte l'anno.
Nei casi di lieve e media entità il paziente può essere sottoposto a terapia due o tre volte la settimana, mediamente per un totale di 15-20 sedute.
Dopo qualsiasi ciclo terapeutico, è obbligatorio per il paziente mantenere il risultato ottenuto con l'uso costante di tutori elastici.
Allo stato attuale delle conoscenze mediche e chiururgiche, la Terapia Complessa Decongestiva è l'unico rimedio terapeutico efficace per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da linfedema.
La micro-chirurgia ricostruttiva del sistema linfatico da al momento risultati modesti, e non evita al paziente di effettuare per tutta la vita la Terapia Complessa Decongestiva e l'uso dei tutori elastici.
Per traguardare al meglio gli obiettivi che si propone, la Terapia Complessa Decongestiva necessita non solo di un medico specializzato e di un operatore fisioterapeuta con grande esperienza, ma anche di una fattiva e reale collaborazione e cooperazione del paziente.
Il paziente affetto da linfedema o linfopatia deve essere opportunamente informato ed educato, e deve accettare la condizione di cronicità della sua patologia, attivandosi ogni qual volta il medico specialista curante apporta modifiche
al piano terapeutico.
I migliori risultati possono essere ottenuti solo con pazienti collaborativi ed informati che, oltre alla parte prettamente fisica della Terapia Complessa Decongestiva (linfodrenaggio e bendaggio), eseguono scrupolosamente esercizi ginnici terapeutici ed indossano regolarmente i tutori elastici.
La Terapia Complessa Decongestiva può dare eccellenti risultati se cominciata per tempo e se ben eseguita: sono possibili drenaggi consistenti del liquido linfatico fino al
70% della massa originaria, e con un regolare mantenimento della terapia tali condizioni di vantaggio possono essere preservate nel tempo.
Il mio studio di Milano è specializzato nella diagnosi e nella cura di tutte le patologie del sistema vascolare e linfatico, con un'elevata attenzione nel trattamento del linfedema e della Terapia Complessa Decongestiva.
Da me troverai grande esperienza nel trattare tutti i tipi di linfedema, con terapie personalizzate specifiche per la tipologia della tua patologia linfatica.
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