Attenzione: quest'articolo tratta di materie a carattere medico scientifico.
Per quanto le informazioni in esso contenute siano state selezionate e riportate con cura e con la massima precisione scientifica, non possono e non potranno mai sostituire il parere di un Medico o una visita medica specialistica, e debbono pertanto essere utilizzate per uso esclusivamente informativo.
In caso di dubbi e o domande, chiedi sempre consiglio ad un Medico.
Quest'articolo è stato aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno: martedì 05 marzo, 2024
I calli dei piedi
Soffri di calli ai piedi, che ti fanno così male da non poter più neppure camminare agevolmente?
L’ipercheratosi della pelle dei piedi, chiamata comunemente ‘callosità’, o ‘callo’ è una lesione quasi sempre molto dolorosa, estremamente fastidiosa, che può arrivare addirittura a stravolgere la postura e la camminata, per il grande dolore che provoca al paziente.
I calli sono lesioni molto comuni, specie nei giovani e negli anziani, e affliggono tutta la popolazione mondiale, in particolar modo i Paesi dove, per moda o convenzioni sociali, si utilizzano più frequentemente calzature chiuse o non idonee al piede.
Il dolore dei calli è difficilmente sopportabile, e spesso spinge il paziente a cercare urgente aiuto medico, oppure a cimentarsi in pericolose gestioni ‘fai da te’ casalinghe, quasi tutte con esiti secco peggiori del callo che vorrebbero rimuovere.
In alcune categorie di persone, come i pazienti diabetici o quelli linfatici (cioè affetti da un linfedema) i calli non sono solo un doloroso fastidio, ma possono divenire qualcosa di ben peggiore, e ben più pericoloso.
Leggi questa pagina scritta dalla Dott.ssa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare perfezionata in Podoiatria, per scoprire cosa sono i calli, che sintomi danno e come possono essere rimossi senza dolore.
Cosa sono i calli ai piedi?
I calli, o callosità, sono il nome comune di quella che, in gergo medico, viene chiamata ipercheratosi della cute.
Sono lesioni a forma di placche, formate da pelle estremamente indurita (ipercheratosica, per l’appunto), dal colore giallastro e dall’aspetto irregolare, ma solitamente tondeggiante.
Sono una naturale risposta del corpo, anzi della cute nello specifico, ad una sollecitazione meccanica, come ad esempio uno sfregamento contro una calzatura oppure l’uso di scarpe non idonee.
A volte, sono il risultato di una postura ed una camminata scorretta, a sua volta dettata da un difetto della volta plantare, o qualche altro difetto ortopedico (congenito o acquisito).
Si possono formare ovunque sul corpo, anche sulle mani e, in generale, dove la pelle è periodicamente stressata da un attrito ricorrente.
I calli che si formano nella pianta del piede sono spesso chiamati clavi o clavus, mentre quelli che si formano tra gli spazi interdigitali delle dita sono chiamati heloma.
Una particolare callosità specifica, estremamente dolente e dalle caratteristiche simili da peculiari rispetto ai normali calli è chiamata tiloma, conosciuto anche come occhio di pernice.
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Da cosa sono generati i calli ai piedi?
I calli sono la naturale risposta della pelle ad uno stimolo pressorio eccessivo e prolungato nel tempo
I calli sono una naturale protezione del corpo ad uno stimolo pressorio abnorme e continuo.
Questa iper-pressione è spesso causata dall’uso di calzature non idonee, oppure da un difetto posturale o della camminata, non adeguatamente corretto da un plantare.
La comparsa del callo è un tentativo estremo di difesa dell’epitelio che, per evitare di essere danneggiato dall’anomala pressione, produce una grande quantità di cheratina (usata come ‘scudo meccanico’) e il conseguente ispessimento dello strato corneo.
Questo ispessimento è, per l’appunto, il callo, che è dunque formato da cellule epiteliali compattate ed indurite per mezzo della cheratina.
Accanto all’eziologia puramente meccanica (la maggioranza dei calli), vi sono poi condizioni patologiche che predispongono il piede alle callosità.
Ad esempio, l’infezione da HPV (il virus del Papilloma umano), sia plantare le dorsale, può generare, nei soggetti immunodepressi, la formazione di una verruca, con una conseguente callosità che vi si forma sopra, particolarmente dolente.
I pazienti diabetici, per la nota micro-angiopatia diabetica, vedono spesso deformare la struttura dei loro piedi col passare del tempo, e questo può generare difetti di postura e della camminata, con l’inizio delle callosità.
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In Occidente, l'uso delle scarpe chiuse e a punta è particolarmente diffuso, specie nella popolazione adulta.
Questo fa si che molti casi di callosità, in particolar modo quelle che affliggono l'esterno delle dita e l'alluce, sia causato proprio dall'uso di scarpe non idonee, dalla punta troppo stretta.
Anche l'uso di scarpe troppo larghe è però deleterio: difatti, se vi è molto spazio tra piede e scarpa, il piede stesso scivola durante la camminata, sfregando i punti di contatto della pelle e dando origine dunque ai calli.
Ecco perché l'utilizzo di scape idonee è particolarmente importante per tutti, non solo per i pazienti anziani o diabetici!
Perché i calli sono così dolorosi?
L'ipercheratosi che forma i calli può essere eccezionalmente dolorosa, ed impedire la normale postura e camminata.
Ecco perché va sempre curata con l'opportuna pedicure sanitaria
L’aumento dello spessore dell’epitelio, causato dall’iper-produzione di cheratina, causa a sua volta una pressione anormale della terminazione nervosa proprio sotto il callo.
Questa stimolazione sensoriale aumenta all’aumentare della pressione del callo, causata ad esempio dalla camminata, e può divenire così dolente da modificare addirittura la postura e l’andatura stessa.
La sensazione del dolore è difficilmente sopportabile: il paziente con la callosità spesso riferisce un dolore pungente ed intenso in corrispondenza del callo, come se vi fosse un corpo estraneo (tipo uno spillo) conficcato dentro la pelle.
Questa sensazione di dolore solitamente peggiora durante la giornata, specie se il paziente è costretto ad un lavoro che richiede lunghi periodi in posizione ortostatica (cioè in piedi, fermo).
Il perdurare della stimolazione dei nervi da parte del callo fa si che il dolore non si allevi mai, ma che anzi peggiori alla fine della giornata, dove spesso il paziente non riesce neppure a sfiorare la callosità senza aumentare ancora di più la sensazione di male.
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Che sintomi danno i calli?
Le callosità si riconoscono abbastanza facilmente, anche ad un occhio non clinico: appaiono come rilievi anomali di pelle della pianta del piede o delle dita, duri al tatto, dal tipico colorito giallognolo o biancastro.
La dolorabilità dei calli è un sintomo squisitamente soggettivo, e dipende dall’innervazione superficiale che si trova proprio sotto l’ipercheratosi: alcune callosità sono indolori mentre altre sono incredibilmente dolorose, sia alla pressione delle dita (o della scapa) che alla camminata.
Particolarmente dolenti sono le callosità della pianta del piede, che spesso non permettono al paziente di camminare correttamente, modificandone addirittura la postura e l’andatura (nel tentativo di non provare dolore).
Alcune callosità crescono sopra le infezioni da HPV, cioè le verruche.
La sintomatologia di queste callosità è del tutto paragonabile alle altre (anche a livello di dolore), quindi la diagnosi differenziale può risultare complicata.
Generalmente, la verruca viene diagnosticata solo durante la terapia di eradicazione del callo, quando il Medico o il Podologo arriva alla radice della callosità, e nota dunque il tipico fondo biancastro della lesione da HPV.
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La pedicure sanitaria è quel trattamento medico che è in grado di rimuovere le callosità, e dare dunque un beneficio immediato al paziente.
Viene svolta con l'uso di particolari strumenti, come lame dette 'sgorbie', tronchesine, rasoi, lime e frese idonee, che sono in grado di rimuovere, scavando progressivamente, la callosità.
Sebbene non sia un processo doloroso (la pelle dell'epitelio non ha ricettori del dolore), il Medico, il Podologo o l'infermiere specialista necessitano della collaborazione del paziente durante la seduta.
L'ablazione dell'ipercheratosi è graduale, e il paziente deve indicare all'operatore quando non ha più dolore al callo, mediante la pressione simulata proprio sulla callosità stessa.
L'assenza di dolore indica all'operatore che la terminazione nervosa sotto il callo è stata decompressa, e che quindi è possibile smettere di scavare l'epitelio.
Come si curano i calli?
La pedicure sanitaria è la terapia sintomatica in grado di eliminare i calli, dando immediato benessere al paziente
Essendo lesioni dermatologiche causate da un eccesso di cheratina, quindi di strato corneo della pelle, la terapia d’elezione per le callosità è di carattere ablativo.
I calli devono dunque essere rimossi, mediante una terapia chiamata pedicure sanitaria.
Durante la pedicure sanitaria, il Medico o il Podologo, con l’ausilio di particolari attrezzature quali lame, rasoi e frese, provvede alla rimozione della pelle in eccesso, riducendo dunque l’ipercheratosi e diminuendo la pressione delle terminazioni nervose, congestionate dal callo.
Questo da subito un immediato sollievo al paziente, con la cessazione del dolore al tatto e alla camminata.
Durante la pedicure sanitaria, l’operatore può ammorbidire le callosità con l’uso di prodotti e creme medicate, contenenti acido salicilico oppure urea.
Per evitare qualsiasi rischio di infezione, la pedicure sanitaria è eseguita esclusivamente con strumentazione sterile.
Tuttavia, sebbene la pedicure sanitaria dia un immediato sollevo dai calli, essa agisce solamente sulla sintomatologia, non sulla causa della formazione delle callosità.
Ecco perché dopo la pedicure curativa il Medico o il Podologo devono comunque indagare sulla postura e sulla camminata del paziente, analizzando anche le sue calzature e la sua eventuale conformazione ossea, sia di piedi che delle gambe, allo scopo di trovare la causa scatenante dell’iper-pressione cutanea.
Spesso per arrivare ad una diagnosi certa è necessario conoscere nel dettaglio la pressione plantare del paziente, cioè il suo appoggio durante la camminata, poiché esso è la causa della maggior parte delle callosità.
Per far ciò, è necessario un particolare esame computerizzato, chiamato esame baropodometrico.
Tale esame, eseguito su una pedana computerizzata, è in grado di analizzare nel minimo dettaglio la camminata del paziente, con i relativi punti di pressione anomali rispetto alla norma.
Questo esame è di grande utilità al Medico o al Podologo per prescrivere un eventuale plantare correttivo, idoneo per riequilibrare sia la postura che la camminata del paziente, evitando dunque l’inizio di nuove callosità.
A volte, oltre al plantare correttivo è necessario abbinare una calzatura adeguata: spesso, oltre ai difetti posturali, le callosità sono difatti causate dall’uso di calzature assolutamente non idonee (ad esempio troppo strette in punta), che generano iper-compressioni e sfregamenti che dispongono la cute a proteggersi per mezzo delle callosità.
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I difetti posturali del piede, come ad esempio il piede piatto o il piede cavo, sono le malformazioni congenite più comuni, causa di molte callosità.
L'appoggio scorretto della pianta del piede causa sempre delle alterazioni alla postura e alla camminata, che a loro volta generano pressioni anomale sulla pelle del piede, scatenando quindi le callosità.
Oltre agli interventi chirurgici (ove possibili ed indicati), gran parte dei difetti posturali del piede possono essere adeguatamente corretti con un plantare correttivo.
La tecnologia ortopedica moderna è estremamente avanzata, e permette la costruzione di solette plantari leggere, resistenti e ergonomiche, costruite su misura per ogni paziente anche con l'aiuto dell'analisi computerizzata della camminata.
I calli ed i pazienti diabetici: un pericolo serio, da non sottovalutare
Se per un soggetto sano e con un piede in salute un callo è un problema che può portare dolore (anche molto), ma che comunque non è un pericolo per la vita, il discorso cambia per un paziente diabetico.
Un paziente affetto da diabete mellito vede solitamente una situazione agli arti inferiori compromessa.
La micro-angiopatia diabetica è la causa che origina i problemi vascolari e circolatori dei piedi e delle gambe di ogni paziente diabetico, nessuno escluso (anche se giovane).
È causata dalla lenta ma progressiva mutazione e degenerazione dei Vasi vasorum, cioè i piccoli vasi arteriosi che nutrono le terminazioni nervose degli arti inferiori e che, senza l’adeguato afflusso di sangue ossigenato, a poco a poco muoiono.
Questo causa una progressiva perdita di sensibilità dei piedi e delle gambe, e quindi il paziente diabetico, a poco a poco, non è più in grado di provare dolore ai piedi.
Il dolore è uno stimolo sensoriale estremamente importante per il nostro corpo, poiché ci avverte che un tessuto è malato, e che dunque il corpo stesso ha iniziato tutte le procedure per tentare di ripararlo.
Nel mentre, la zona non deve essere eccessivamente stimolata, o la vascolarizzazione ne potrebbe risentire.
Non provando più dolore ai piedi, i pazienti diabetici non sono in grado di accorgersi delle lesioni che possono avvenire, anche le più piccole, come appunto i calli.
Se non rimossi, specie nelle persone anziane, le callosità e l’iper-pressione che portano con loro peggiorano ulteriormente la già precaria e ridotta vascolarizzazione ai piedi dei pazienti diabetici, e non di rado questo si tramuta nell’inizio di vere e proprie ulcere, chiamate ulcere diabetiche.
L’ulcera diabetica è un pericolo serio ed immediato per la vita del paziente: in poco tempo, complice lo scarso apporto di sangue arterioso, la lesione può espandersi enormemente (anche in pochi giorni), causando la gangrena dei tessuti e, in caso di assenza di cure mediche e chirurgiche urgenti, l’inevitabile morte per setticemia.
Questa particolare condizione clinica dei pazienti diabetici è chiamata ‘piede diabetico’, ed ogni anno, nella sola Italia, risulta la prima causa di amputazioni della popolazione.
Ecco perché i pazienti diabetici, tutti, nessuno escluso, devono obbligatoriamente eseguire, su base mensile ad esempio, una pedicure sanitaria professionale, eseguita da un Medico o da un Podologo, ed evitare assolutamente terapie auto-gestite, sia per la rimozione dei calli che per la cura e l’igiene delle unghie.
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È possibile rimuovere i calli a casa?
Teoricamente sì, è possibile, ma è sempre sconsigliato.
Il ricorso alla pedicure sanitaria effettuata da un Medico o da un Podologo è sempre la soluzione migliore, che garantisce la sicurezza della terapia e che è dunque sempre consigliata.
Non sono rari i casi di pazienti che, nel tentativo di rimuovere una callosità, si sono procurati serie lesioni ai piedi, tanto da richiedere poi cure mediche urgenti.
Ancora, a meno che non si sia dotati di una sterilizzatrice (cosa improbabile, per una comune abitazione), il rischio di contaminazione batterica dei ferri e, di conseguenza, il rischio di infezione post-pedicure è abbastanza elevato.
Vi è poi il rischio, nel caso il callo sia cresciuto sopra una verruca, di contaminare altre aree del piede con le cellule infettate dal virus, di cui il paziente non si può rendere conto.
Questi rischi, se già importanti per pazienti in buona salute, diventano inaccettabili nei casi di pazienti diabetici, dove anche il minimo taglio o infezione può scatenare l’inizio del piede diabetico.
Ai rischi squisitamente intrinseci della pedicure effettuata amatorialmente, vi è poi un altro aspetto da non sottovalutare.
Non recandosi mai dal Medico o dal Podologo per la rimozione dei calli, il paziente non potrà mai risolvere la causa scatenante degli stessi, che è quasi sempre riscontrabile in un difetto posturale, della camminata o dall’uso di calzature non idonee.
Non risolvendo la causa scatenante, ovviamente le callosità si ripresenteranno sempre, dopo il tempo necessario al corpo per produrre altra cheratina per proteggersi dalla costante iper-pressione anomala.
Ecco perché, a prescindere dall’età del paziente o la sua condizione clinica, il ricorso alla pedicure sanitaria per la rimozione dei calli, effettuata da un Medico o un Podologo è sempre necessaria e consigliata.
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L'uso di farmaci cosiddetti 'callifughi', quasi tutti basati sull'acido salicilico, deve essere effettuato con cautela, auspicabilmente solo con prescrizione medica.
I prodotti definiti callifughi possono infatti danneggiare la pelle sana, e questo è particolarmente pericoloso in caso di paziente diabetico.
Ecco perché le soluzioni 'fai-da-te' per la rimozione dei calli basate su prodotti da banco comunemente reperibili in famracia è sempre sconsigliata, e dovrebbe essere quanto più possibile evitata.
La pedicure sanitaria eseguita da un Medico o un Podologo ha un costo irrisorio e garantisce sicurezza ed efficacia, e sarebbe dunque da preferire sempre.
Dove possono rivolgermi per rimuovere i calli?
La pedicure sanitaria per la rimozione dei calli è obbligatoria per ogni paziente diabetico, ed è fortemente raccomandata anche per i soggetti sani ed in salute
La rimozione dei calli è parte della pedicure sanitaria, chiamata anche spesso pedicure curativa.
Nel passato, quando non si dava adeguata importanza alla cura e al benessere del piede, la pedicure era considerata opera di bassa manovalanza, effettuata dalle estetiste o comunque nei centri estetici, che spesso venivano chiamati in maniera spregiativa ‘callisti’.
Purtroppo, tale aggettivo è tuttora utilizzato, e spesso usato come sinonimo di Podologo.
Fortunatamente, la moderna Medicina ha finalmente riconosciuto l’estrema importanza funzionale del piede per il benessere totale dell’organismo, e dunque ora vi è molta più attenzione, anche da parte dei pazienti, alla ricerca del giusto professionista a cui rivolgersi per curare al meglio i calli.
Tale professionista può essere un Medico Podoiatra, cioè un Medico esperto particolarmente nei piedi, nel loro studio e cura, oppure un Podologo, cioè un esperto sanitario non medico, ma che comunque è autorizzato ad intervenire con terapie non cruente.
Entrambi i professionisti sono indicati per la rimozione delle callosità, tenendo sempre a mente, però, che casi particolari (come ad esempio, pazienti diabetici particolarmente delicati) potrebbero richiedere cure mediche, che il Podologo non può eseguire e che quindi deve eseguire esclusivamente il Medico.
Nei casi non complicati, di pazienti sani, il Podologo è comunque il professionista assolutamente idoneo per la cura e la rimozione delle callosità.
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Quindi ricorda che...
- I calli sono una naturale risposta del corpo ad una sollecitazione pressoria anomala;
- Le callosità sono composte da un alto contenuto di cheratina, che inspessisce lo strato corneo a mo' di 'scudo';
- Qualsiasi zona del corpo può essere affetta da cfallosità, ma solitamente gli stimoli pressori anomali si concentrano su mani e piedi, che risultano dunque i luoghi più comuni per i calli;
- I calli possono essere molto dolenti, poiché l'inspessimento della pelle causa un'iper-compressione sulla terminazione nervosa sottostante, che genera quindi un dolore intenso ed acuto alla pressione;
- Il dolore dei calli dei piedi spesso non è sopportabile, e modifica postura e camminata del paziente;
- Nella quasi totalità dei casi di calli dei piedi, essi sono causati da una postura e una camminata scorretta e/o l'uso di calzature non idonee;
- Alcune patologie, come le verruche causate dall'infezione di HPV o il diabete mellito, possono portare alla formazione dei calli;
- La terapia per la rimozione dei calli è meccanica, e si basa sulla loro escissione per mezzo di lame, rasoi o altri strumenti idonei;
- La pedicure sanitaria è la terapia che rimuove i calli e dona sollievo immediato al paziente, e deve essere eseguita esclusivamente da un Medico esperto, un Podologo oppure un infermiere specializzato in Podologia, sotto controllo medico;
- Bisogna evitare a tutti i costi le terapia fai-da-te per la rimozione dei calli, poiché il rischio di causarsi serie lesioni od infezioni è sempre presente;
- I calli dei piedi sono particolarmente pericolosi per i pazienti diabetici, di ogni età, poiché possono portare rapidamente allo sviluppo di ulcere diabetiche, scatenando l'inizio del cosiddetto 'piede diabetico';
- La pedicure sanitaria eseguita da un professionista sanitario esperto è sempre obbligatoria per qualsiasi paziente diabetico;
- Oltre alla pedicure sanitaria, in grado di eliminare subito il dolore, è necessario agire sulle cause che hanno portato alla formazione della callosità, eventualmente prescrivendo un esame baropodometrico per l'analisi della postura e della camminata;
- L'uso di scarpe non idonee, troppo strette o troppo larghe, deve essere attentamente valutato in fase di visita podologica, poiché esso è spesso l'origine delle callosità
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Lo studio medico della Dott.ssa Luisella Troyer può aiutarti
La Dott.ssa Luisella Troyer è un Chirurgo Vascolare, con particolare esperienza nella Podoiatria e nella Podologia.
Da anni si occupa del benessere e della salute dei piedi, veramente a 360°, e da particolare importanza alla postura e alla camminata, prescrivendo l’eventuale esame baropodometrico e la correzione plantare.
Nel suo studio di Milano, in Via della Moscova, la Dottoressa può aiutarti a rimuovere le callosità che tanto ti fanno male, assicurandoti la migliore pedicure sanitaria, effettuata con strumentazione sterile e con tutti i protocolli di sicurezza.
La Dottoressa è un Chirurgo Vascolare che opera quotidianamente nel pronto soccorso per i pazienti diabetici, e quindi ha particolare esperienza proprio nel trattamento dei piedi degli stessi, che richiede sempre attenzioni particolari.
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Vent'anni di chirurgia vascolare e migliaia di casi clinici trattati con successo, l'eccellenza nella cura delle linfopatie e trent'anni di esperienza medica sempre al tuo servizio.
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