Attenzione: quest'articolo tratta di materie a carattere medico scientifico.
Per quanto le informazioni in esso contenute siano state selezionate e riportate con cura e con la massima precisione scientifica, non possono e non potranno mai sostituire il parere di un Medico o una visita medica specialistica, e debbono pertanto essere utilizzate per uso esclusivamente informativo.
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Quest'articolo è stato aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno: martedì 05 marzo, 2024
Rimozione rapida della cisti sebacea a Milano
Ti è venuta una cisti sebacea ma non sai dove rimuoverla, visto che non trovi nessun ospedale o ATS locale che, a Milano, esegua più l’intervento?
Purtroppo, le cisti sebacee sono affezioni della pelle estremamente comuni, che molte regioni (Lombardia inclusa) stanno levando dai loro nomenclatori delle convenzioni col Servizio Sanitario Nazionale.
Questo vuol dire che le liste d’attesa, per quelle strutture che ancora offrono il servizio di rimozione delle cisti sebacee in convenzione, superano tranquillamente i due o tre anni.
Una situazione insostenibile per i pazienti a cui, invece, la cisti sta dolendo già ora, e che non sanno dunque dove andare per rimuoverla.
La Dott.ssa Luisella Troyer, giudicando inaccettabili i tempi d’attesa per i pazienti sofferenti con una cisti magari infetta, offre un servizio rapido di rimozione delle cisti sebacee direttamente nel suo studio medico di Milano, a prezzi calmierati.
Leggi questa pagina per scoprire come fare a prenotare.
Cos’è una cisti sebacea?
La cisti sebacea è una raccolta di sebo dovuta all'occlusione di un dotto escretorio di una ghiandola sebacea
Una cisti sebacea è una lesione benigna della cute, causata dall’otturazione di un dotto escretore collegato ad una ghiandola sebacea.
La nostra cute è riccamente dotata di piccole ghiandole sebacee, la cui funzione, com’è ovvio supporre, è proprio quella di produrre il sebo: un composto a base lipidica caseoso che, assieme al sudore, forma quello che viene definito ‘mantello acido’ della pelle.
Un micro-film trasparente, leggermente acido, che avvolge tutta la nostra cute esterna, che rende la pelle auto-sterilizzante.
Difatti, se un microbo (batterio, virus o parassita) si posa sulla nostra cute, il mantello acido lo distrugge sul momento, garantendo quindi un’alta protezione del corpo.
Le ghiandole sebacee, posizionate nel derma della pelle (lo strato mediano riccamente vascolarizzato) espellono il sebo per mezzo di un piccolissimo canale, chiamato dotto escretore.
Tale dotto escretore è collegato ad un pelo, ed arriva fino all’epidermide, dove rilascia il sebo prodotto dalla ghiandola.
La produzione totale di sebo è consistente: circa 650 – 700 mg nelle 24 ore, in un adulto sano e senza particolari patologie.
La cisti sebacea si forma quando, solitamente per un trauma, il dotto escretore si chiude, non permettendo dunque più al sebo di uscire in superficie.
Questo genera un vero e proprio ‘tappo’, che può peggiorare di volume ed ingrossarsi ulteriormente, poiché la ghiandola, anche se il suo dotto escretore è chiuso, può comunque ancora produrre sebo, che dunque si accumula sempre di più.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Dove e quando può venire una cisti sebacea?
La cisti sebacea può colpire qualsiasi zona della cute esterna, ma curiosamente non si manifesta mai sul palmo delle mani o sulla pianta dei piedi (zone che però possono essere affette da altre lesioni della cute).
L’eziologia della cisti sebacea varia molto, ma solitamente è un trauma l’evento generativo della neoformazione.
Tale trauma può dipendere da uno sfregamento ripetuto nel tempo, oppure anche dalla rasatura, o non di meno da un’abitudine posturale, ad esempio durante le ore di ufficio, poggiandosi sempre sullo stesso punto dello schienale della poltrona di lavoro.
Nelle donne, si è notato un aumento dell’incidenza delle cisti sebacee su volto e collo per colpa del trucco, mentre i pazienti affetti da acne sono molto più propensi alla formazione di una cisti, per via della continua formazione di comedoni (i brufoli).
La cisti sebacea può manifestarsi in soggetti di qualsiasi età o sesso, e recenti studi hanno appurato che vi è una causa statistica tra l’aumento delle probabilità di sviluppare una cisti rispetto al consumo di alcol e tabacco, anche se il motivo di tale connessione è, al momento, non noto alla scienza.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Perché una cisti sebacea aumenta nel tempo il volume e s’infetta?
Cisti sebacea palpebrale, di dimensioni abnormi
L’occlusione del dotto escretore non permette al sebo prodotto dalla ghiandola di uscire all’esterno, ma la ghiandola, comunque, non smette la sua produzione.
Questo fa sì che il materiale caseoso del sebo si accumula sempre di più col passare del tempo, portando alla crescita del volume della cisti.
Al sebo accumulato, si uniscono anche frammenti di epitelio e, non di meno, batteri.
Difatti, l’ostruzione del dotto escretore non permette alle grosse molecole di sebo di uscire, ma non vieta ai piccolissimi batteri di entrare nelle micro-fessure dell’epidermide.
Specie se la cisti viene ‘toccata’, ‘grattata’ o comunque lesionata dal paziente, che spesso tenta di ‘grattarsela’, il sottile film idrolipidico che protegge la cute sopra la cisti può dissolversi, e i batteri dunque possono avere via libera per entrare fin dentro il ‘sinus’ della cisti, cioè l’accumulo di sebo e pelle.
Lì i microbi possono dar vita ad un’infezione purulenta, portando a suppurazione la lesione.
Si tratta di un evento molto doloroso, un vero e proprio ascesso, che gonfia ulteriormente la cisti ed arrossa tutta la zona attorno, spesso provocando anche febbre e spossatezza al paziente.
Il pericolo di ascesso di una cisti è uno dei motivi per cui, solitamente, si propone al paziente la rimozione tout-court della lesione.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Qual è la terapia per la cisti sebacea?
Applicazione dello zaffo dopo asportazione di cisti sebacea in suppurazione
C’è solo una terapia per la cisti sebacea, ed è la rimozione chirurgica sia dell’accumulo di sebo che della ghiandola sebacea.
L’intervento è effettuato in ambulatorio, in anestesia locale, con una piccola incisione dell’area sopra la cisti e l’asportazione totale della stessa, compresa la sua capsula contenitiva.
Tale capsula, formata essenzialmente da collagene, è la naturale protezione del corpo alla formazione, e deve essere asportata del tutto, per garantire che la cisti non si riformi nello stesso punto.
Se la cisti è in suppurazione, il Chirurgo provvede anche al drenaggio di tutto il pus, disinfettando l’incisione con gli opportuni disinfettanti topici.
L’intervento è concluso con l’applicazione di qualche punto di sutura e la medicazione, che il paziente porterà per qualche giorno.
Nel caso che la cisti sia di grandi dimensioni ed in suppurazione, cioè in piena infezione batterica, il Chirurgo potrà decidere di non sututare immediatamente l'incisione, ma di inserire uno zaffo (un tampone drenante antibatterico) che il paziente dovrà tenere per qualche giorno, per dar modo alla lesione di spurgare a dovere.
Una volta suturata, la rimozione dei punti dell'incisione varia in base alla zona del corpo dove la cisti è stata rimossa, ma solitamente avviene dopo 14-20 giorni.
Se ben asportata, compresa tutto il tessuto fibroso della capsula, le percentuali di recidive della cisti sebacea sono molto basse.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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C’è una terapia non chirurgica per la cisti sebacea?
Due esempi di cisti sebacee rimosse integre, contornate dalla capsula cistica
No, non c’è.
La terapia farmacologica viene prescritta solo quando la cisti è in suppurazione, ma solo per dare sollievo al paziente e permettere alla lesione di sgonfiarsi, e l’intervento chirurgico non è evitabile.
Le pomate antibiotiche sono essenzialmente inefficaci, e finché il sinus, cioè la raccolta di sebo, pelle e batteri attorno alla ghiandola sebacea, non viene asportato, la cisti non recederà mai del tutto, e potrà sempre infettarsi nuovamente.
Eco perché l’unica terapia valida è quella chirurgica, sempre.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Non ci sono particolari controindicazioni all'intervento di asportazione della cisti sebacea: la piccola operazione chirurgica è effettuata in anestesia locale, utilizzando la lidocaina.
Questo anestetico è uguale a quello usato dai dentisti per gli interventi odontoiatrici, e toglie completamente la dolorabilità al paziente, per circa un'ora dall'inoculazione.
Il paziente continua ad avere la sensazione tattile, però senza provare alcun dolore, quindi può rilassarsi completamente durante la chirurgia.
L'unica controindicazione all'intervento è data dai rarissimi casi di allergia alla lidocaina.
In quel caso, è possibile utilizzare altri anestetici locali, come ad esempio la carbocaina, avendo prima l'accortezza di effettuare un piccolo test allergico.
Ma non è possibile utilizzare il laser per asportare una cisti?
C’è ancora enorme confusione tra la gente sull’utilizzo del laser in Medicina.
La tecnologia laser permette di tagliare, bruciare o cauterizzare i tessuti, ma non ha proprietà ablative.
La cisti necessita di asportazione meccanica, invece: il Chirurgo deve, a volte anche con una certa forza fisica, scollare e asportare fisicamente la capsula della cisti, con un lavoro totalmente manuale.
Il laser è dunque inutile per questo tipo di intervento.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Rimarrà la cicatrice dopo l’asportazione della cisti sebacea?
L’intervento di rimozione della cisti sebacea prevede la necessaria incisione della cute sopra la cisti stessa, con la sua finale sutura ad intervento concluso.
Quindi, ciò comporterà una inevitabile cicatrice, che però non deve spaventare il paziente: il Chirurgo d’esperienza sa bene come e dove incidere la pelle, per causare il minor danno estetico possibile e garantire al contempo una cicatrice di ottima qualità.
Per tutto il nostro corpo passano infatti determinate linee di tensione della cute, chiamate linee di Langers.
Queste linee, che si formano con i nostri naturali movimenti, indicano dove la pelle ‘tende’ a piegarsi, in maniera spontanea.
Il Chirurgo con esperienza conosce bene queste linee di tensione, e cerca sempre di incidere seguendole, in modo da garantire cicatrici che possono confondersi con esse, ed essere dunque poco visibili.
Se ben incisa e suturata e assumendo che il paziente cicatrizzi bene e senza complicazioni, solitamente l’asportazione di una cisti sebacea lascia segni ben poco visibili nel tempo.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Quali sono i tempi di recupero dopo l’intervento di rimozione della cisti sebacea?
L’intervento di rimozione della cisti sebacea è effettuato ambulatorialmente, e il paziente può tornare a casa subito, con una piccola medicazione.
Le attività lavorative di concetto possono essere riprese immediatamente, mentre per quelle di fatica, così come per l’attività di palestra, bisogna aspettare 4-5 giorni.
Dopo circa 20 giorni il paziente può riprendere la sua regolare attività sportiva, senza preoccupazioni.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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La cisti sebacea non è una lesione maligna, quindi non è, nei fatti, capace di tramutarsi in un tumore.
Tuttavia, la sua presenza può essere non solo disturbante dal lato estetico, ma dare origine a frequenti infezioni batteriche ed ascessi, spesso molto dolorosi per il paziente.
Ecco perché l'asportazione di ogni cisti sebacea è sempre consigliata, dal punto di vista sanitario.
La cisti sebacea può recidivare?
La recidiva della cisti sebacea è possibile solo se il Chirurgo, durante l’asportazione, lascia tracce tessutali della cisti.
Questo solitamente non avviene, o comunque avviene di rado, poiché il Chirurgo è bene attento a rimuovere tutta la capsula della cisti, che contiene a sua volta tutto il sebo ed il materiale caseoso infetto.
Effettuato questo intervento, la recidiva della cisti è decisamente rara.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Perché c’è così tanta difficoltà a richiedere la rimozione delle cisti sebacee col Servizio Sanitario Nazionale?
In Italia, il Servizio Sanitario Nazionale è erogato dalle regioni in maniera autonoma, pur rispettando dei limiti di bilancio imposti dallo Stato centrale.
La spesa sanitaria del nostro SSN è considerevole, anche tenendo conto che è quasi completamente gratuito per tutti.
I ricavi delle entrate, con una pressione fiscale ormai non più aumentabile per raggiunti limiti di sostenibilità, non consentono però di coprire tuti gli alti costi del sistema sanitario.
Ciò vuol dire che, ogni anno, lo Stato s’indebita sempre di più per coprire le spese, aumentando dunque il deficit complessivo della nazione.
Il brusco e irreversibile calo della natalità degli ultimi 15-20 anni e l’aumento abnorme della vita media hanno causato uno shock al nostro Sistema Sanitario Nazionale, a cui si sono aggiunti problemi antichi e mai (colpevolmente) risolti, come il numero chiuso alle facoltà sanitarie e il blocco pressoché totale delle Scuole di Specializzazione per i giovani Medici.
L’avvento della pandemia di Covid-19 ha solo esacerbato un problema noto agli operatori da anni: carenza assoluta di personale sanitario, gestione pessima dei budget da parte delle ASL locali e dei nosocomi pubblici, aumento spropositato dell’affluenza dei pazienti, soprattutto anziani.
Una vera e propria ‘tempesta perfetta’, che di fatto ha permesso il collasso quasi ovunque del SSN, e un aumento a volte spropositato dei tempi di attesa.
In questo clima di perenne emergenza, le ASL locali hanno forti problemi a recuperare le risorse necessarie alla loro stessa sussistenza, e la cronica mancanza di Chirurghi ambulatoriali non fa che peggiorare le condizioni di criticità.
In questo scenario, gli interventi chirurgici ritenuti secondari e non salva-vita sono o messi all’ultimo posto nelle liste d’attesa, oppure eliminati del tutto.
La ciste sebacea è considerata una lesione benigna della pelle con effetti estetici e non funzionali, e pertanto alcune regioni ne hanno eliminato tout-court la convenzione.
Per le ASL locali che ancora permettono l’intervento (ormai molto poche su tutto il territorio nazionale) i tempi di attesa sono quasi sempre lunghissimi.Devi rimuovere una cisti sebacea?
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Quindi ricorda che...
- La cisti sebacea è una lesione della pelle formata da un accumulo di sebo, a sua volta causato dalla chiusura di un dotto escretore;
- I motivi per cui un dotto escretore si chiude sono i più disparati, ma solitamente coincidono con un trauma subito localmente, come ad esempio dopo una rasatura o per via di una frizione ripetuta e costante dell'area;
- La cisti sebacea non è una lesione maligna, ed è ormai considerata dal Servizio Sanitario Nazionale un problema estetico;
- Anche se il dotto escretore è chiuso, la ghiandola sebacea può continuare a produrre sebo, e questo tende ad ingrossare la cisti;
- Il corpo tenta di isolare la cisti costruendogli attorno una pellicola di collagene, chiamata capsula cistica;
- Il sinus della cisti è composto da sebo, da frammenti dell'epitelio e, spesso, anche da batteri morti;
- Anche se la chiusura del dotto escretore non fa uscire il sebo, i batteri possono infilarsi nelle micro-fessure dell'occlusione, infettando la cisit e dando origine ad un ascesso purulento;
- La cisti s'infetta solitamente perché viene spesso grattata e toccata, e questo provoca la dissoluzione del mantello acido e l'inizio dell'infezione batterica;
- L'unica terapia risolutiva della cisti è quella chirurgica, e prevede l'asportazione di tutta la capsula cistica;
- Se ben rimossa chirurgicamente, le probabilità di recidiva di una cisti sono basse;
- I tempi di attesa per l'asportazione della cisti in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale sono solitamente molto lunghi, ed alcune regioni hanno eliminato completamente tale possibilità
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