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Quest'articolo è stato aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno: domenica 11 agosto, 2024
Il dolore al tatto e alla palpazione delle gambe e delle cosce
Sei una donna e hai dolore quando ti toccano o ti palpano particolari zone del corpo, come gambe, fianchi o cosce?
C'è una patologia di origine genetica che può causare estremo dolore al tatto alla palpazione: è il lipedema, ed è una malattia ancora abbastanza sconosciuta in Italia.
Leggi questa pagina, scritta per te dalla Dott.ssa Luisella Troyer, per conoscere i motivi del dolore che provi alle tue cosce alle tue gambe anche al minimo contatto.
Perché le cosce le gambe possono far male quando vengono toccate oppure palpeggiate?
Esiste una patologia particolare, che colpisce esclusivamente il sesso femminile.
Questa malattia, di origine genetica, affligge esclusivamente le donne.
Questa patologia si manifesta come un accumulo abnorme e totalmente dismorfico di adipe, cioè di grasso, localizzato in punti ben specifici del corpo.
Tali punti sono: i fianchi, i glutei, le cosce, le gambe e, in qualche caso, anche la zona delle braccia.
Lipedema di IV tipo e V stadio di gravità, estremamente dolente al tatto e alla palpazione
Questo accumulo abnorme di grasso è formato da particolari cellule chiamate adipociti, cioè le cellule dell'adipe.
Tali cellule funzionano un po' come dei palloncini contenenti trigliceridi, ovverosia zuccheri complessi.
Gonfiandosi di trigliceridi, gli adipociti aumentano il loro volume, rendendo il pannicolo adiposo che compongono voluminoso e compatto.
Il pannicolo adiposo sottocutaneo umano ricopre tutto il corpo, ma nel caso di questa particolare malattia che affligge esclusivamente le donne, la dismorfia localizzata rende la condizione patologica.
Questa patologia è chiamata lipedema, ed è spesso la causa primaria del dolore, a volte intenso, percepito da una donna al tatto o alla palpazione delle cosce e delle gambe.
L'avanzamento del lipedema: 0 corpo normale; I stadio con leggero accumulo sui fianchi; II stadio con interessamento di cosce e caviglie; III stadio, con noduli diffusi; IV stadio con severi accumuli deformanti ed infiammazioni epidermiche/teleangectasie/edemi; V stadio compressione linfatica severa, e formazione di lipo-linfedema
La zona del corpo afflitta da lipedema diventa particolarmente sensibile alla compressione poiché le grandi cellule degli adipociti che compongono il pannicolo riposo vanno a congestionare, quindi a comprimere con un'iperpressione, il ramificato sistema nervoso superficiale.
Congestionato e compresso 24 su 24, al sistema nervoso basta poco per iper-sensibilizzarsi anche al minimo tocco, causando quindi la sensazione del dolore riportata dalla donna.
Lipedema è dunque la prima causa di dolore al tatto alla palpazione nelle donne che, all'analisi clinica, risulterebbero invece totalmente sane, quindi senza insufficienze venose, stasi linfatiche, lesioni di alcun genere.
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Da cosa è causato il lipedema?
A differenza dello stato d'obesità, che affligge tutto il corpo, il lipedema si accanisce soltanto solo su parti specifiche (evidenziate nell'immagine in alto):
braccia, fianchi, glutei, cosce, ginocchia e caviglie
Il lipedema è una patologia genetica, quindi indecisa su base ereditaria.
Allo stato attuale della scienza e della ricerca medica, non si conoscono ancora i geni coinvolti nel processo della patologia.
Datosi che la malattia si manifesta esclusivamente nel sesso femminile, comunque, e che la sua sintomatologia si presenta solo dopo lo sviluppo sessuale della ragazza, è ragionevole supporre che l'attività ormonale della donna sia legata a doppio filo con la predisposizione genetica.
Questo vuol dire che gli ormoni femminili, ad esempio il famoso progesterone, sicuramente attivano il comando genetico, con un meccanismo che al momento non è ancora noto.
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Come si manifesta il lipedema?
Le varie tipologie del lipedema, suddivise per localizzazione
Il lipedema si manifesta come un accumulo abnorme e totalmente sproporzionato di grasso, localizzato in punti specifici del corpo della donna.
Questo accumulo che in gergo medico viene chiamato dismorfico è formato da cellule specifiche chiamate adipociti.
Gli adipociti, cioè le cellule del grasso umano, vengono utilizzati dal corpo per immagazzinare la riserva energetica sotto forma di trigliceridi.
Tali cellule hanno delle caratteristiche specifiche, che li distinguono dalle altre cellule degli altri tessuti: ad esempio, esattamente come dei palloncini possono gonfiarsi e sgonfiarsi di trigliceridi, a seconda del nutrimento dell'organismo e anche dell'attività fisica e quindi della richiesta energetica.
Gli adipociti del lipdema, invece, per motivi ancora non noti, risultano pressoché insensibili al noto meccanismo della chetosi, cioè della scomposizione dei trigliceridi in zuccheri più semplici, che il nostro corpo utilizza per avere supporto energetico nei periodi di calo dello stesso.
Questo vuol dire che le cellule degli adipociti che compongono il lipedema una volta rigonfie di trigliceridi tali rimangono, anche sotto rigidi regimi alimentari oppure intensa attività fisica da parte della donna.
Il pannicolo adiposo del lipedema raramente si presenta normoconformato: difatti, appare quasi sempre nodulare, non omogeneo, spesso freddo al tatto e alla palpazione.
Il lipedema può colpire i glutei, i fianchi, le cosce, le gambe e, in una tipologia specifica, anche le braccia.
L'accumulo adiposo abnorme non colpisce mai mani, piedi, tronco, viso e tutte le altre zone del corpo e fuori da quelle ben delimitate dalle cinque tipologie a noi note.
I lipedema deforma la normale proporzione del corpo della donna, e proprio per questi motivi e spesso chiamata 'la malattia dei due corpi', poiché la ragazza sembra avere due forme ben distinte: nella parte alta del corpo fino alla vita a misure normali, mentre dalla vita in giù sembra completamente un altra donna, di altre forme.
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Non è raro, complice il noto effetto della vasodilatazione, che proprio durante la stagione calda le donne affette da lipedema sperimentino un peggioramento della loro sintomatologia.
Questo perché l'aumento della temperatura, che aumenta contestualmente il diametro delle vene e dei vasi linfatici, provoca un rigonfiamento aggiuntivo, che si va aggiungere a quello del lipedema.
Ciò aumenta la congestione del sistema nervoso superficiale, con aumento di dolore e sensazione di pesantezza, che spesso diventano veramente invalidanti per la donna.
Ecco perché durante l'estate e la primavera le donne affette da lipedema vedono peggiorare sensibilmente il loro fastidio, tanto da cercare ogni tipo di soluzione palliativa (spesso, purtroppo, del tutto inefficace).
Perché le cosce le gambe affette dal lipedema fanno male quando vengono toccate o palpata?
Lipedema di II tipo, III stadio di gravità, su giovane donna adolescente.
L'area affetta dal lipedema è evidenziata in rosso.
La diagnosi in giovane età è importante, non solo per stabilire la presenza o meno della patologia, ma anche (e soprattutto) per approntare un piano terapeutico futuro
Il lipedema esercita costantemente un'iper-pressione sui tessuti superficiali del sottocute.
Tale pressione va a congestionare, quindi a comprimere meccanicamente, la ramificata e delicata terminazione nervosa sottocutanea.
Questo fa sì che i nervi del sottopelle siano sempre stimolati dalla pressione del grasso, e che diventino quindi estremamente reattivi (anzi, iper-reattivi) anche a sollecitazioni minime.
Ecco perché molte donne affette da lipedema lamentano estremo dolore al tatto, alla palpazione o, nei casi più estremi, anche nell'indossare dei semplici vestiti.
Sebbene non sia sempre presente, questo sintomo è giudicato uno dei più invalidanti di tutta la condizione del lipedema, in grado di far abbassare drasticamente la qualità di vita della donna che ne è affetta.
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Cosa si può fare per ridurre il dolore di gambe cosce al tatto e alla palpazione?
Il lipedema è una patologia genetica, e questo vuol dire che al momento non c'è una cura specifica per risolverlo.
Appurato che il dolore al tatto e alla palpazione del lipedema ma è causato da un'iper-pressione alla terminazione nervosa superficiale, quindi un problema neuro meccanico, risulta evidente che la terapia sintomatologica deve contrastare questa iper pressione anomala.
L'approccio terapeutico può quindi essere di due tipi: conservativo oppure radicale.
La terapia conservativa si basa sulla prescrizione di calze elastiche, realizzate in un particolare tessuto a trama piatta, non dissimile da quello utilizzato per costruire i tutori elastici dei pazienti affetti da linfedema.
La calza elastica, con le sue proprietà pressorie, va a contrastare la spinta superficiale del pannicolo adiposo sulla terminazione nervosa, riducendo quindi il dolore.
L'uso della calza elastica da benefici e sollievo immediato alla paziente, ma non è curativo: è infatti un trattamento palliativo.
Il trattamento radicale prevede invece la rimozione fisica di parte del pannicolo adiposo e, quindi la riduzione del suo spessore.
Ciò è eseguito tramite una particolare procedura chirurgica chiamata liposuzione LRS (Lipedema Reduction Surgery).
La liposuzione LRS, al contrario di quella tradizionale effettuata per motivi prettamente estetici, ha come scopo principale quello di ridurre il volume della massa adiposa in corrispondenza dei punti dolenti della paziente.
Riducendo lo spessore del pannicolo a riposo per mezzo della liposizione LRS si riduce a sua volta la compressione che esso esercita sulla terminazione nervosa superficiale, portando dunque beneficio funzionale alla paziente.
Gli ultrasuoni a bassa frequenza della Cavitazione Medica penetrano attraverso lo strato corneo dell'epidermide, attraverso il derma e l'ipoderma, attraversando anche lo spesso pannicolo adiposo.
Lì, vaporizzano il liquido interstiziale, creando delle microbolle di cavitazione che, al contatto con gli adipociti del grasso, ne provocano la rottura.
I residui della lisi cellulare degli adipociti sono poi riassorbiti dal sistema linfatico, riversati nel circolo venoso e smaltiti da fegato e reni
Alternativamente alla liposuzione LRS (e, in alcuni casi, in accoppiamento della stessa), laddove vi sia indicazione clinica può essere utilizzato anche il trattamento ad ultrasuoni conosciuto come Cavitazione Medica.
La Cavitazione Medica è un trattamento molto utilizzato per ridurre, entro certi limiti, lo spessore del pannicolo adiposo.
Si basa sull'uso di un particolare manipolo ad ultrasuoni a bassa frequenza, in grado di penetrare attraverso lo stesso pannicolo adiposo ho sottocutaneo e rilasciare energia, vaporizzando il liquido interstiziale contenuto nello spazio interstiziale.
Prima della somministrazione della fosfatidilcolina, l'area da trattare viene marcata con un pennarello dermico, dopodiché il Medico comincia ad iniettare il farmaco seguendo il contorno della dismorfia.
L'ago utilizzato è molto piccolo, quindi totalmente indolore per la paziente
Questa vaporizzazione crea delle micro bolle (le micro bolle di cavitazione) che, al contatto con superfici solide come ad esempio la membrana cellulare degli adipociti, implorano rilasciando parte dell'energia originaria e quindi danneggiando la struttura (lisi cellulare).
I residui delle cellule di grasso distrutto vengono poi raccolti e smaltiti dal sistema linfatico, che li riporta nel circolo venoso.
A tutti questi trattamenti può anche essere abbinata la mesoterapia, che si rivela particolarmente utile per rifinire piccole zone, grazie agli ottimi effetti della fosfatidilcolina.
La scelta del metodo conservativo, del trattamento di cavitazione oppure del ricorso al trattamento paliativo spetta al Medico competente nel lipedema, che deve comunque concordarla con la paziente, a cui deve ben spiegare ogni pro e contro di una determinata scelta terapeutica.
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Quindi ricorda che...
- Il lipedema è una patologia di origine genetica, che affligge esclusivamente il sesso femminile;
- Non è nota con certezza l'eziologia del lipedema, ma si sospetta che il comando genetico sia attivato dall'attività ormonale della donna;
- Il lipedema si manifesta esclusivamente dalla maturazione sessuale in poi, e può affliggere la donna anche in età avanzata;
- Il lipedema è un accumulo abnorme e sproporzionato di grasso che si localizzza esclusivamente in punti specifici del corpo della donna;
- Il lipedema può crescere e localizzarsi sui glutei, sui fianchi, sulle cosce, sulle gambe e anche sulle braccia;
- Il lipedema non c'entra nulla con la costituzione fisica e non è il comune adipe ginoide;
- Gli adipociti che compongono il lipedema risultano totalmente insensibili a dieta o attività fisica, e per questo motivo è difficile ridurre il volume della dismorfia adiposa;
- Il lipedema non è la cellulite, e non c'entra nulla con la ritenzione idrica;
- Il grasso del lipedema è differente dal resto del grasso del corpo;
- Il lipedema può dare grande dolore alla donna, poiché l'elevato volume del pannicolo adiposo congestiona le terminazioni nervose superficiali;
- Il dolore al tatto o alla palpazione è un tipico sintomo del lipedema, sebbene non sia sempre presente in ogni caso clinico;
- Allo stato attuale della Medicina, è possibile alleviare i sintomi del lipedema, ma non curarne la causa;
- L'uso di calze elastiche di struttura particolare e di prescrizione medica può dare immediato sollievo al dolore a cosce e gambe affette da lipedema;
- La liposuzione di tipo LRS è una liposuzione non estetica utilizzata per alleviare la sintomatologia del lipedema
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